Molti abitanti del paese possiedono un forno a legna per questo le famiglie fanno ancora il pane con il lievito naturale e la farina di grano duro macinato nei mulini artigiani che ancora funzionano in paese. Il pane prodotto è di tipo "civraxiu" e "pani pesau" (in particolare "is coccois") che ancora oggi viene preparato per le festività o per i matrimoni (c'è pure chi lo prepara ogni settimana).
Il "Triticu-ra durum", il grano duro, la materia prima per la produzione di pasta, ha sempre avuto per la Sardegna un ruolo fondamentale, sia per l'abbondanza che per l'eccellente qualità. Pane, pasticci, biscotti, dolci hanno, da tempi antichissimi, trovato abitazione fra le esperte mani delle donne sarde. In questo panorama, la pasta occupa sicuramente un posto di rilievo. "Fregula", "malloreddus" e "maccarronis a ferrittu" sono alcune delle specialità. Prendiamo, ad esempio gli ultimi, e vediamo come si preparano. La farina, per prima cosa, viene impastata con lo strutto per essere insaporita, quindi una volta lievitata (dopo circa un'ora) viene spianata in sottilissimi fogli con il mattarello. Queste sfoglie devono essere tagliate a listarelle lunghe pochi centimetri. Il nome di "maccarronis a ferrittu" deriva dall'ultimo passaggio della lavorazione, quando queste listarelle vengono avvolte in particolari ferri simili a quelli adoperati per lavorare a maglia. Una volta preparati, prima della cottura, i "maccarronis" venivano lasciati riposare coperti da un panno infarinato.
Il risultato è una specie di bucatino che viene poi condito con il classico sugo di carne (di maiale o agnello), con olio e aglio e pecorino piccante fresco. Il pane rappresenta l'altra tradizione Villaurbanese, che sfrutta l'abbondante presenza dell'ottimo grano duro. Questa produzione si differenzia dalla restante tradizione mediterranea, e tanto più europea, per quel che riguarda la varietà delle forme.
Fino a pochi decenni fa, nei paesi non esistevano i panificatori di mestiere, ma ogni donna produceva il pane per il fabbisogno familiare. Un lavoro attraverso il quale le donne dovevano ancora una volta dare prova della loro capacità creativa e di notevole gusto estetico. Ogni donna, appropriandosi del sapere della propria madre, doveva essere in grado di saper fare sei, sette tipi di pane diversi, per forma, gusto e tipi di farina. Quest'ultima poteva essere bianca, integrale, con lo strutto, di semola. Ogni occasione, come un battesimo, un matrimonio, la Pasqua, aveva il suo pane

PIATTI TIPICI DI VILLAURBANA

Nel nostro paese le donne hanno cucinato fin dai tempi più antichi vari tipi di piatti caratteristici tramandati di generazione in generazione. Vediamo ora alcune ricette ancora oggi preparate con gli stessi ingredienti e la stessa lavorazione.

TORTA DI VERDURA RUSTICA
ZIPPOLE DI CARNEVALE
TORTA DI MANDORLE E ARANCE
TORTA DI SAPA