Ottobre 2002-Ottobre 2003

ANNO DEL ROSARIO

ROSARIUM VIRGINIS MARIAE


Dalla lettera apostolica del so mo pontefice Giovanni Paolo II all'Epíscopato, al clero e ai fedeli sul Santo Rosario.

ANNO DEL ROSARIO

Sull'onda della riflessione offerta nella Lettera Apostolica ''Novo Millennio Ineunte", nella quale ho invitato il popolo di Dio, dopo l'esperienza giubilare, a "ripartire da Crísto" ho sentito il bisogno di sviluppare una riflessione sul Rosario, quasi a coronamento mariano della stessa Lettera Apostolica, per esortare alla contemplazione del "Volto di Cristo", in compagnia e alla scuola della sua Madre Santissima. Recitare il Rosario non è altro che contemplare con Maria il Volto di Cristo. PROCLAMO PERTANTO L'ANNO CHE VA DALL'OTTOBRE DI QUEST'ANNO ALL'OTTOBRE DEL 2003 ANNO DEL ROSARIO. Affido questa indicazione pastorale alle iniziative delle singole comunità eclesialì. Con essa non intendo intralciare, ma piuttosto integrare i e consolidare i piani pastorali delle Chiese particolari. Ho fiducia che essa venga accolta con generosità e prontezza. Il Rosario, se riscoperto nel suo pieno significato, porta al cuore stesso della vita cristiana ed offre un'ordinaria quanto feconda opportunità spirituale e pedagogica per la contemplazione personale, la formazione del popolo di Dio e la nuova evangelizzazione. Mi piace ribadirlo anche nel ricordo gioioso di un altro anniversario: i 40 anni dall'inizio del Concilio Ecumenico Vaticano


11 (11 ottobre 1962), la "grande grazia" predisposta dallo Spirito di Dio per la Chiesa del nostro tempo. Ventiquattro anni fa, il 29 ottobre 1978, ad appena due settimane dall'elezione alla sede di Pietro, quasi aprendo il mio animo cosi' mi esprimevo: "Il Rosario è la mia preghiera prediletta. Preghiera meravigliosa! Meravigliosa nella sua semplicità e nella sua profondità". Si può dire che il Rosario è, in certo modo il commento- preghiera dell'ultimo capitolo della Costituzione Lumen gentium del Vaticano 11, capitolo che tratta della mirabile presenza della Madre di Dio nel mistero di Cristo e della Chiesa. Difatti sullo sfondo delle parole Ave Maria passano davanti agli occhi dell'anima i principali episodì della vita di Cristo. Essi si compongono nell'insieme dei Misteri Gaudíosi, Dolorosi e Gloriosi e ci mettono in comunione viva con Gesù attraverso il Cuore della sua Madre. Nello stesso tempo il nostro cuore può racchiudere in queste decine del Rosario tutti i fatti che compongono la vita dell'individuo, della famiglia, della nazione, della Chiesa e dell'umanità. Vicende personali e vicende del prossimo e, in modo particolare, di coloro che ci sono più vicini, che ci stanno più a cuore. Così la semplice preghiera del Rosario batte il ritmo della vita umana.
ROSARIO VIA DI
CONTEMPLAZIONE
Il motivo più importante per riproporre con forza la pratica del Rosario è il fatto che esso costituisce un mezzo validissimo per favorire tra i fedeli quell'impegno di contemplazione del mistero cristiano che ho proposto nella Lettera Apostolica ''Novo Millennio Inuente'' come vera e propria pedagogia alla Santità: "C'è bisogno di un cristianesimo che si distingua innanzitutto nell'arte della preghiera.
Mentre nella cultura contemporanea, pur tra tante contraddizioni, affiora una nuova esigenza di spiritualità sollecitata anche da influssi di altre religioni, è più che mai urgente che le nostre comunità cristiane diventino "autentiche scuote di preghiera".
PREGHIERA PER LA PACE
A dar maggior attualità al rilancio del Rosario si aggiungono alcune circostanze storiche. Prima fra esse l'urgenza di invocare da Dio il dono della pace. Il Rosario è stato più volte proposto dai miei Predecessori e da me come preghiera per la pace. All'inizio di un Millennio che è incominciato con le raccapriccianti scene dell'attentato dell'11 settembre
2001 e che registra ogni giorno in tante parti del mondo nuove situazioni di sangue e di violenza, riscoprire il Rosario significa immer gersi nella contemplazione dei mistero di Colui che è "la nostra pace" avendo fatto "dei due un popolo solo, abbattendo il muro di separazione che era frammezzo, cioè l'inimicizia" (Ef 2,14). Non si può quindi recitare il Rosario senza sentirsi nel preciso impegno di servizio alla pace con una particolare attenzione alla terra di Gesù, ancora così provata e tanto cara al cuore cristiano.
PREGHIERA PER LA FAMIGLIA
Analoga urgenza di impegno e di preghiera emerge su un altro versante critico del nostro tempo: quello della famiglia, cellula della società sempre più insidiata da forze disgregatrici a livello ideologico e pratico che fanno temere per il futuro di questa fondamentale e irrinunciabile istituzione e con essa, per le sorti dell'intera società. Il rilancio del Rosario nelle famiglie cristiane, nel quadro di una più larga pastorale della famiglia, si propone come aiuto efficace per arginare gli effetti devastanti di questa crisi epocale.
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