Vigili del Fuoco della Sardegna

DM 03/05/1993 Num. 228


Decreto ministeriale 3 maggio 1993, n. 228 (in Gazz. Uff., 16 luglio 1993, n. 165). -- Regolamento concernente i requisiti psico-fisici ed attitudinali per l'accesso nelle qualifiche dell'area operativa tecnica del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Preambolo
(Omissis).


Art. 1.
1. I requisiti psico-fisici ed attitudinali di cui devono essere in possesso i candidati ai concorsi di accesso nei profili di vigile del fuoco (qualifica funzionale V), assistente tecnico antincendi (qualifica funzionale VI) e ispettore tecnico antincendi (qualifica funzionale VII) dell'area operativa tecnica del Corpo nazionale dei vigili del fuoco sono i seguenti: a) sana e robusta costituzione fisica e piena integrità psichica; b) peso corporeo contenuto nei limiti previsti dalla seguente formula: altezza (espressa in centimetri) meno 100 più o meno 20%; c) normalità del senso luminoso e cromatico, quest'ultimo determinato mediante corretta lettura e/o interpretazione delle tavole di Ishihara; d) normalità del campo visivo; e) acutezza visiva: per il profilo di vigile del fuoco, visus naturale non inferiore a 18/10 complessivi, con non meno di 8/10 nell'occhio che vede meno; non è ammessa la correzione con lenti; per i profili di assistente tecnico antincendi e di ispettore tecnico antincendi, visus non inferiore a 18/10 complessivi, con non meno di 8/10 nell'occhio che vede meno; è ammessa la correzione raggiungibile con lenti sferiche positive o negative di qualsiasi valore diottrico, purché la differenza tra le due lenti non sia superiore a tre diottrie; f) percezione della voce sussurrata a sei metri da ciascun orecchio, con esclusione di uso di protesi acustica; g) apparato dentario tale da assicurare la funzione masticatoria: il totale dei denti mancanti o sostituiti da protesi fissa non può essere superiore a sedici elementi.

Art. 2.
1. Costituiscono altresì cause di non idoneità per l'ammissione ai concorsi di cui all'articolo precedente le seguenti imperfezioni e infermità: a) la tbc polmonare ed extrapolmonare, la sifilide con manifestazioni contagiose in atto, la lebbra, le malattie infettive e/o contagiose anche ad andamento cronico o in fase clinica silente; b) le gravi allergopatie anche in fase clinica silente; c) l'alcoolismo, le tossicomanie, le intossicazioni croniche di origine esogena; d) le infermità e gli esiti di lesioni della cute e delle mucose visibili; le malattie cutanee croniche; le cicatrici infossate ed aderenti, alteranti la funzione e/o fortemente l'estetica; i tramiti fistolosi che, per sede ed estensione, producano disturbi funzionali; i tumori cutanei; i tatuaggi che, per la loro sede e visibilità, siano deturpanti; e) la presenza di trapianti di organi o di parte di organi; f) la presenza di innesti e/o di mezzi di sintesi eterologhi a livello dei vari organi e/o apparati; g) le infermità ed imperfezioni degli organi del capo e/o i loro esiti; le gravi imperfezioni del globo oculare; le malattie croniche delle palpebre, dell'apparato lacrimale e del globo oculare; i disturbi della motilità dei muscoli oculari estrinseci; le retinopatie; i postumi degli interventi chirurgici interessanti il segmento anteriore e posteriore dell'occhio; le stenosi e le poliposi nasali; le malformazioni e le malattie della bocca; le gravi malocclusioni dentarie con alterazione della funzione masticatoria; le disfonie e le gravi balbuzie; l'otite media cronica, anche se non complicata e monolaterale o gli esiti di relativi interventi; la perforazione timpanica; le tonsilliti croniche; le infermità o i disturbi funzionali cocleo-vestibolari o gli esiti funzionalmente apprezzabili; h) le infermità del collo e dei relativi organi ed apparati; l'ipertrofia tiroidea con distiroidismo di rilevanza clinica; i) le infermità del torace: deformazioni congenite, rachitiche e post-traumatiche; l) le infermità dei bronchi e dei polmoni; le bronchiti croniche; l'asma bronchiale; cisti o tumori polmonari; i segni radiologici di malattia tubercolare dell'apparato pleuropolmonare in atto o pregressa, qualora gli esiti siano di sostanziale rilevanza; le infermità mediastiniche e le anomalie di posizione di organi, vasi o visceri con spostamenti mediastinici; m) le infermità ed imperfezioni dell'apparato cardio-circolatorio; malattie dell'endocardio, del miocardio, del pericardio; i gravi disturbi funzionali cardiaci; i disturbi del ritmo: aritmie ipocinetiche (BAV 2º grado Mobitz 2, BAV 3º grado), aritmie ipercinetiche (tachicardia sopraventricolare, tachiaritmie sopraventricolari, battiti ectopici ventricolari di natura non funzionale), preeccitazioni ventricolari, presenza di segnapassi artificiale; i disturbi di conduzione intraventricolare (blocco di branca sinistro, blocco di branca destro + blocco fascicolare, sindrome da QT lungo), anche senza altro riscontro di cardiopatia organica; i rumori ed i soffi cardiaci compatibili con cardiopatia congenita e/o acquisita; l'ipertensione arteriosa (valori superiori a 150 mm Hg per la sistolica e superiori a 90 mm Hg per la diastolica), anche se di tipo essenziale e/o senza interessamento di organi od apparati, che risulti confermata dopo test di tolleranza allo sforzo; le arteriopatie; gli aneurismi; le varici estese e voluminose, le flebiti e loro esiti comportanti disturbi trofici; le emorroidi croniche voluminose e molteplici; n) le infermità ed imperfezioni dell'addome: anomalie della posizione dei visceri; le malattie degli organi addominali, o i loro esiti, che determinano apprezzabile ripercussione sullo stato generale; le ernie; il laparocele; o) le infermità e le imperfezioni dell'apparato osteoarticolare e muscolare: tutte le alterazioni dello scheletro consecutive a fatti congeniti, rachitismo, malattie o traumi, deturpanti od ostacolanti la funzionalità organica o alteranti l'euritmia corporea; le malattie ossee o cartilaginee in atto, determinanti limitazioni della funzionalità articolare; le malattie delle aponeurosi, dei muscoli, dei tendini e dei legamenti, tali da ostacolare o limitare anche in modo parziale la funzione articolare; p) le infermità e le imperfezioni dell'apparato neuropsichico: malattie del sistema nervoso centrale o periferico o autonomo e loro esiti di rilevanza funzionale; infermità psichiche invalidanti: psicosi in atto o pregresse, psico-nevrosi in atto anche se in trattamento, personalità psicopatiche ed abnormi; epilessia; q) le infermità e le imperfezioni dell'apparato urogenitale: malattie renali in atto o croniche, che necessitino o no di dialisi; la ritenzione urinaria anche di tipo funzionale; le imperfezioni e le malformazioni dei genitali esterni di rilevanza funzionale; le malattie croniche dei testicoli, ivi compreso l'arresto di sviluppo, o l'assenza o la ritenzione bilaterale; l'idrocele; il varicocele voluminoso; le malattie in atto, infiammatorie e non, dell'apparato ginecologico di significativo rilievo clinico; l'incontinenza urinaria; la pregressa nefrectomia; r) le infermità del sangue, degli organi emopoietici e del sistema reticolo-istiocitario di apprezzabile entità, comprese quelle congenite; le immunodeficienze congenite; le enzimopatie eritrocitarie; s) il diabete mellito; le sindromi dipendenti da alterata funzione delle ghiandole endocrine; t) le neoplasie, anche benigne se causa di deficit funzionale di organi od apparati; u) la presenza nelle urine, o in altri liquidi biologici, di una o più sostanze, o loro metaboliti, previste dall'art. 14 del decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309; v) le micosi e le parassitosi clinicamente rilevabili, che siano cause di importanti lesioni organiche o di notevoli disturbi funzionali.

Art. 3.
1. I candidati ai concorsi di cui all'art. 1 devono possedere inoltre una personalità sufficientemente matura con stabilità del tono dell'umore, capacità di autocontrollo, uno spiccato senso di responsabilità, capacità di decidere e gestire con rapidità ed equilibrio anche problematiche che richiedano soluzioni tempestive ed immediate, avuto riguardo alle capacità di critica e di autocritica ed al livello di autostima, in rapporto alle mansioni ed alle funzioni previste dalle rispettive carriere, da accertare con giudizio psichiatrico clinico avvalendosi anche dell'ausilio di appositi esami e/o test attitudinali.