La casa agricola antica era in genere fatta nel modo seguente. Dopo il portale di legno c'era il piazzale, a destra di esso c'era la stalla che si estendeva per tutta la lunghezza del cortile. A fianco c'era il porcile, una costruzione abbastanza piccola. C'erano inoltre il pozzo e il letamaio. A sinistra del portale c'era "s'om'e sa palla" cioè il pagliaio, un fabbricato molto alto e con poca luce. Tra questo e l'abitazione c'era uno spazio per il carro. Più avanti c'era un altro grande spazio dove veniva posta la legna e dove mangiavano le galline. Di fronte al portale si trovava l'abitazione padronale. L'andito non era grande e aveva una forma quadrangolare. A destra e a sinistra dell'andito c'erano le camere da letto intercomunicanti. In fondo all'andito si trovava la cucina con i vari arredi e un grande camino. A fianco c'era un cucinino e più avanti c'era una stanza dove venivano riposti la salsiccia e il formaggio. A sinistra della cucina c'era un andito che portava a "s'om'e e su pani", dove c'era il forno per il pane e un camino dove veniva fatto il formaggio.
Nell'andito c'era la scala che conduceva al secondo piano con stanze piccole e basse adibite a granaio. Nel retro della casa c'era il cortile. I materiali da costruzione sono quelli tipici presenti nel territorio. Mattoni crudi e pietre legati da malta di fango. Il pavimento era in lastre di pietra. Il solaio è realizzato da un tavolato che poggia su grosse travi infisse nei muri. Il tetto è costituito da una cannicciata su cui poggiano le tegole. Nel paese esistono ormai solo poche abitazioni di questo tipo e per lo più in condizioni di grave degrado. Il Comune tuttavia in questi ultimi anni ha deciso di salvaguardare queste preziose testimonianze del passato, restaurando uno di queste abitazioni per adibirla a museo di tradizioni popolari.