Finanziamenti straordinari ai comuni per interventi socio-assistenziali urgenti ed inderogabili.

Data 26/2/2007 23:32:12 | Categoria: Politica locale

Dove rivolgersi:
ASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE
Settore della programmazione sociale
Servizio della programmazione sociale e dei supporti alla Direzione generale
Via Roma 253 - 09123 Cagliari
Tel:070/6065407 Fax:070/6065438
Email:.

Destinatari:
Comuni della Sardegna
Requisiti:
Aver realizzato interventi socio-assistenziali urgenti ed inderogabili quali, ad esempio, interventi in materia di:
- affidamento di minori in esecuzione di provvedimenti giudiziari;
- affidamento di anziani in particolare stato di bisogno;
- accoglienza di disabili inseriti in strutture socio-sanitarie.

Documentazione:
Per gli interventi relativi all’inserimento di persone in strutture socio-sanitarie la domanda di finanziamento straordinario dovrà:
- essere accompagnata dagli estremi del verbale dell’unità di valutazione territoriale;
- riguardare la sola parte della quota sociale a carico del Comune;
- contenere elementi idonei a dimostrare l’impossibilità per l’Ente di sostenere gli oneri con le risorse del proprio bilancio.

Per gli interventi relativi all’affidamento di minori in esecuzione di provvedimenti giudiziari la domanda di finanziamento straordinario dovrà contenere:
- il riferimento al provvedimento dell’autorità giudiziaria;
- elementi idonei a dimostrare l’impossibilità per l’Ente di sostenere gli oneri con le risorse del proprio bilancio.

Per le altre tipologie di intervento la domanda di finanziamento straordinario dovrà:
- essere accompagnata da certificazione attestante gli impegni assunti dal Comune e le spese sostenute nel corso dell'anno, con indicazione delle priorità assistenziali;
- contenere elementi idonei a dimostrare l’eccezionalità ed imprevedibilità dell’intervento oltre che l’impossibilità per l’Ente di sostenere gli oneri con le risorse del proprio bilancio.Descrizione del procedimento:
La Regione concede finanziamenti straordinari ai comuni che non hanno risorse sufficienti per coprire le spese derivanti da interventi socio-assistenziali urgenti ed inderogabili..

Gli interventi relativi agli inserimenti in strutture residenziali saranno finanziati solo a queste ulteriori condizioni:
- l’intervento dovrà presentare una particolare complessità, adeguatamente documentata;
- non dovrà essere possibile ricorrere ad interventi domiciliari, di “abitare assistito” o di affidamento;
- l’intervento dovrà essere determinato da precise disposizioni dell’autorità giudiziaria.

Le domande di finanziamento straordinario presentate dai comuni all’Assessorato dell’Igiene, sanità ed assistenza sociale sono esaminate dal servizio competente. Sulla base delle richieste, l’Assessore elabora un programma di finanziamento straordinario che presenta alla Giunta per l’approvazione.
Una volta approvato il programma, il direttore del servizio competente dell’Assessorato emette le determinazioni di pagamento in favore dei comuni beneficiari.Normativa di Riferimento:
Legge regionale n. 8 del 26/02/1999, art. 11 - Disposizioni in materia di programmazione e finanziamenti per i servizi socio-assistenziali. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 25 gennaio 1988, n. 4 "Riordino delle funzioni socio-assistenziali.
Delibera della Giunta Regionale n. 45/23 del 07/11/2006 - Criteri per il finanziamento straordinario di interventi aventi carattere di urgenza e inderogabilità - art. 11 L.R. 8/99 [file .pdf]
Nota del direttore generale n. 1511 del 21/02/2007 - Finanziamento straordinario di interventi – art. 11 L.R. n. 8/99 [file .pdf]
Note:
I comuni che dovranno realizzare interventi di inserimento in strutture residenziali privi dei requisiti per accedere al finanziamento straordinario potranno, in alternativa, far fronte alle spese in due modi:
- utilizzando il contributo annuale del fondo regionale per il sistema integrato dei servizi alla persona;
- predisponendo, singolarmente o in associazione con altri comuni, un progetto personalizzato di rientro dei soggetti interessati nella propria famiglia o, nel caso ciò non sia possibile, un progetto di uscita dalla struttura attraverso iniziative di “abitare assistito”, quali gruppi appartamento e case famiglia. Per questi progetti il Comune potrà richiedere i contributi previsti per il programma sperimentale “Ritornare a casa” o per i programmi sperimentali di inclusione sociale.

Per quanto riguarda gli interventi di assistenza a persone affette da determinate patologie (talassemici, emofilici, emolinfopatici maligni, nefropatici, persone con patologie psichiatriche, handicappati) previsti da leggi regionali, i comuni non dovranno presentare richiesta di finanziamento straordinario, ma potranno utilizzare le procedure ordinarie previste dalle stesse leggi. Gli enti dovranno anticipare le somme ricorrendo alle risorse del proprio bilancio e presentare la rendicontazione all’Assessorato. Le somme anticipate saranno conguagliate dalla Regione l’anno successivo rispetto a quello in cui si sono verificate le maggiori spese.



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