Data 4/6/2006 14:56:55 | Categoria: Eventi culturali

Il terzo volume della collana Etnografia e Cultura materiale della Sardegna è lo straordinario Pani. Tradizione e prospettive della panificazione in Sardegna, opera monumentale che propone un catalogo delle forme e delle tecniche della panificazione tradizionale isolana, ma anche i riti che da secoli la accompagnano.
Lo spirito del libro rivela una costante attenzione al passato, una forte proiezione verso il futuro, ma soprattutto una decisa volontà di restituire un quadro preciso della situazione attuale, senza infingimenti e romanticherie folkloristiche, perché come sostiene il coltissimo etnografo americano James Clifford: «molte tradizioni e valori sono andati perduti, in certi casi letteralmente assassinati; molto, però, è stato in pari tempo inventato e fatto rivivere».
La grande ricchezza del volume è costituita da circa 700 immagini, un corredo iconografico che
comprende anche una vasta selezione di immagini d'epoca reperite in numerosissimi archivi
fotografici (National Geographic, Alinari, Wagner, Cartier-Bresson, Pfalzer, De Biasi, solo per citarne alcuni), e 30 autori, tra i quali citiamo il grande antropologo Alberto Mario Cirese, per restituire una ricchezza culturale fatta di saperi tradizionali che, opportunamente valorizzati, potrebbero affrontare le nuove prospettive del mercato ed essere la ricchezza economica del futuro.
Il volume offre quindi un quadro completo della panificazione nelle diverse aree geografiche isolane e –, partendo dalla lettura simbolica delle numerosissime e differenti tipologie esistenti e dalla prassi degli antichi – la colloca come la prassi che in maniera più fedele è stata lo specchio della società sarda, costituendo "il fatto sociale" durante il quale si palesavano tutti gli aspetti culturali, religiosi, economici della comunità.



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