Indice del forum Villaurbana.net
Il Forum di Villaurbana.net. Potete leggere tutti i messaggi presenti ma per partecipare alla discussione � necessario essere registrati al forum. Tutti possono iscriversi compilando il form con una e-mail valida.
 
 FAQFAQ   CercaCerca   Lista degli utentiLista degli utenti   Gruppi utentiGruppi utenti   RegistratiRegistrati 
 ProfiloProfilo   Messaggi PrivatiMessaggi Privati   LoginLogin 

Il partito democratico: la rivoluzione

 
Nuovo Topic   Rispondi    Indice del forum -> Voglio dire la mia
Precedente :: Successivo  
Autore Messaggio
admin
Site Admin


Registrato: 11/11/05 00:57
Messaggi: 156

MessaggioInviato: Sab Mag 06, 2006 12:57 pm    Oggetto: Il partito democratico: la rivoluzione Rispondi citando

Sulla rete ho trovato questo pezzo che mi sembra offra spunti molto interessanti a voi la valutazione di quanto scritto:

E' ora. Il voto del 9-10 aprile non ha fatto che confermare il messaggio che
da anni gli elettori inviano alla classe dirigente del centrosinistra. E'
l'ora dell'Ulivo, del Partito Democratico. E' l'ora di dare all'Italia un
grande partito riformista, democratico, progressista. Un partito che non sia
la semplice somma di due apparati, ma sappia coinvolgere le "energie nuove"
dell'impegno civile e sociale: dai new-global, al volontariato laico e
cattolico, al mondo della ricerca scientifica, all'impresa più dinamica,
alle nuove forme del lavoro, a tutti coloro che in questi anni si sono
battuti per la difesa della Costituzione, della legalità, del pluralismo. Un
partito che attinga nuovo entusiasmo dalla volontà di partecipazione
espressa nelle primarie come nelle manifestazioni per la pace degli ultimi
anni. Capace di far sintesi del meglio delle sue radici, delle sue culture,
ma che guardi sempre di più al futuro, non un partito del "pensiero
immediato e breve", ma uno strumento per costruire una nuova cultura
politica e partecipativa che oltrepassi senza cancellarlo un "novecento" che
ci siamo lasciati alle spalle.

Un partito aperto, non elitario, ma che non confonda il rinnovamento con le
derive radical-liberiste o peggio individualiste che poco hanno a che fare
con la sua ragione sociale, democratica e popolare.

E' necessario per questo lanciare una grande azione culturale. Non basta
unire i gruppi parlamentari, non bastano più le liste uniche. E non possiamo
accettare nemmeno la logica della "mutua necessità" del governo e del
partito democratico. Un partito è il frutto di una visione politica che deve
guidare l'azione di governo, ma che va naturalmente oltre: deve guardare,
essere cambiamento sociale.

Occorre un salto di qualità, sentirsi davvero parte di un progetto, ma anche
di una struttura unitaria, in cui l'identità non sia l'eredità, ormai
sbiadita, del passato, ma la consapevolezza di un orizzonte comune, in cui
le culture e le storie si fondano non attraverso l'accostarsi identitario
dei propri frammenti, ma attraverso un nuova unità nella relazione, con lo
sguardo rivolto ad un mondo in cui la relazione e il dialogo fra le culture
sono elementi fondamentali per una globalizzazione sostenibile.

La costituzione del Partito democratico deve essere l'occasione per
riportare al centro la Politica. Non si tratta della solita discussione sul
contenitore. E' un' occasione che non possiamo perdere per dare nuova forza
alla democrazia italiana ed europea , rivitalizzare il dibattito culturale e
offrire possibili risposte ai grandi temi che ci presenta il mondo di oggi
(la pace, l'urgenza ecologica, la centralità del lavoro, la lotta alle
diseguaglianze tra le società e nelle società, la laicità, i fenomeni
migratori, il dialogo tra le fedi, le libertà civili e la democrazia, il
bisogno di un novo diritto inernazionale, la nonviolenza.).

Un partito che sappia farsi garante dello spirito municipalista che affonda
nelle salde radici del pensiero sturziano e che faccia propria, in tempi
quasi di regresso per la costruzione comunitaria, una spinta ideale
federalista ed europeista; e annoveri fra i suoi riferimenti fondativi, a
vent'anni esatti dalla morte, la figura di Altiero Spinelli, ispiratore
dell'unità politica dell'Europa, e ponte lui stesso di differenti culture
politiche.

Vogliamo essere "anticorpi" non del solo Silvio Berlusconi, ma del
berlusconismo e, più ampiamente, di quella rinuncia morale alla dignità che
ha spinto l'Italia così vicina all'abisso e i partiti ad avvicinarsi a
rappresentare spesso "zone rosse" impenetrabili, luoghi di gestione di un
eterno presente e non costruttori di un futuro auspicabile.

Avvertiamo, perciò, l'urgenza di un rinnovamento che parta dalla base, dalla
struttura, dalla revisione dei processi e delle forme organizzative. Non
possiamo permetterci che il Partito Democratico nasca già lottizzato, stanza
per stanza, ufficio per ufficio: un soggetto così strutturato è destinato ad
implodere alle prime difficoltà. Servono più comunità culturali e meno
cordate personali. Il rinnovamento, poi, non può ridursi ad un superficiale
scontro/ricambio generazionale. Non abbiamo bisogno di giovani al potere, ma
di un potere giovane, cioè di una struttura che non giri su se stessa e
sappia tornare a parlare e coinvolgere attivamente le persone. Le ricorrenti
parole d'ordine di chi chiede spazio ai giovani devono essere affiancate
dall'impegno per un cambiamento profondo. Diversamente, rischierebbero di
apparire un mero esercizio di autopromozione personale, giovanilismo senza
radici, inadeguato ai bisogni del nostro tempo. Abbiamo bisogno prima di
tutto di idee nuove e di proposte valide per far ripartire il paese. Non
basta marciare sulle ceneri dell'attuale classe dirigente al grido : "fatece
largo."

Impegniamoci, dunque, per un partito che restituisca all'azione riformatrice
la Speranza, come categoria fondamentale dell'agire politico, traduzione
responsabile del sogno e della tensione utopica verso un mondo migliore. Un
partito che si assuma la responsabilità di proporre una visione progettuale
del cambiamento della società partendo dalla ricostruzione del tessuto
civico del paese. Una rivoluzione dal basso, una rivoluzione partecipata,
una rivoluzione responsabile. Altrimenti sarà l'ennesima delusione.
Torna in cima
Profilo Messaggio privato Invia email
Mostra prima i messaggi di:   
Nuovo Topic   Rispondi    Indice del forum -> Voglio dire la mia Tutti i fusi orari sono GMT + 2 ore
Pagina 1 di 1

 
Vai a:  
Non puoi inserire nuovi Topic in questo forum
Non puoi rispondere ai Topic in questo forum
Non puoi modificare i tuoi messaggi in questo forum
Non puoi cancellare i tuoi messaggi in questo forum
Non puoi votare nei sondaggi in questo forum


Powered by phpBB © 2001, 2005 phpBB Group